mercoledì 16 luglio 2014

CORRERE, CORRERE.

Due anni fa annunciai sul mio vecchio blog la mia decisione di chiudere i conti con la corsa, a causa di una brutta tendinite che ormai era diventata cronica, ma di recente le cose sono cambiate, e il cambiamento riguarda soprattutto me stesso. Il vecchio me era ossessionato quasi dalla corsa, dalla ricerca di raschiare via qualche secondo al km, nonostante questo non mi avrebbe certo portato a chissà quali risultati. Sono un tapascione, forse una decina di anni fa potevo magari togliere qualche prestazione a livello regionale che mi potesse regalare qualche bella soddisfazione, ma meglio smettere di menare il can per l'aia e decidere di correre solo per divertimento. Anche se dentro di me il bastardo che vuole riprendere le vecchie abitudini si annida sempre.

 Intanto il nano che vedete al mio fianco è una nuova promessa dell'atletica leggera, che possiede corredo genetico in comune con il sottoscritto. Non che sia una sorpresa, il fatto che si sia subito adattato all'ambiente, fin da quando ha mosso i primi passi cadendo ovunque vuole solo correre, e camminare lo annoia. Il nanerottolo nonostante i suoi 3 anni ha già al suo attivo ben due gare, ed è talmente pieno di sé da aver dormito con la coppa e la medaglia che gli hanno dato per aver corso per ben (!) 50 metri a Golfo Aranci, mentre il sottoscritto partecipando alla non competitiva di 4 km continuava a girare insieme agli altri della competitiva finendo poi per forza di cose messo ultimo in classifica dai giudici (e te lo meriti!). Ma quanto si è divertito in quei 50 metri!

Ma ovviamente la cosa non poteva finire lì, il suo "babbo, io voglio fare la gara" mi mette alla ricerca spasmodica di una corsa dove inserirlo, e a Ittiri riesco a iscriverlo, rendendolo praticamente una delle attrazioni della giornata, insieme all'ultramaratoneta Filippo Salaris, reduce dal 2° posto al Magredi e dalla terza Marathon des Sables ancora una volta conclusa tra i protagonisti. Stavolta però per Federico l'impresa è ardua, deve fare un giro completo di 2,6 km! Non ci sono gare dedicate appositamente per i bambini. Per il babbo invece, visto che la sua tirchieria non gli ha fatto ancora tirare fuori i 35 euro per il certificato medico, non avendo nessuna tessera con nessuna squadra deve accontentarsi anche lui dei 2 km e mezzo circa, stavolta però non lo fanno partire insieme agli altri, trovandosi al via un po' imbarazzato insieme a bambini e persone con tanta buona volontà ma non proprio in forma. Quasi mi vergogno di vincere, e tagliato il traguardo non mi fermo e vado a vedere dove è mio figlio. Con mia grande sorpresa lo trovo tutto sudato e tronfio che corricchia dopo aver già percorso almeno 1 km accompagnato da mia moglie, la gente lo vede con il pettorale e quasi non ci crede, applaude, grida e lo incita manco fosse Baldini sul traguardo di Atene, mentre al babbo poco prima avevano dato giusto un'occhiata disgustata. Lo accompagno al ristoro e lo incito, e lui stoico nonostante si veda dalla faccia che stenta a reggersi in piedi beve il suo bicchiere d'acqua e prosegue, mentre a noi si accodano bambini più grandi per incitarlo. Arriviamo al traguardo tagliando un piccolo pezzo, con il permesso degli organizzatori (alla fine comunque avrà percorso circa 2 km!) e attraversa l'arco in mezzo agli applausi degli atleti della competitiva che stavano aspettando di partire. Mi sono quasi commosso.

Attenti runner, è arrivato Federico Canu!

2 commenti:

  1. La corsa... sport, fatica, scuola di vita. Ottimo lavoro Francè, hai piazzato Federico sulla rampa di lancio.

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  2. Ciao Giuseppe, vero, spero mantenga questa voglia di divertirsi ;)

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