PERCHE' QUESTO BLOG

Perché un nuovo corso impone una nuova via, in tutti i sensi. Nel mio vecchio blog avevo raccontato di come, superati i 30 anni, dopo aver smesso di fumare e aver raggiunto gli 84 kg, avevo deciso di riprendere in mano una mia vecchia passione, la corsa, che avevo lasciato a 18 anni nel pieno della mia forma. Gioie e dolori hanno attraversato la mia nuova avventura sportiva, e scelte sbagliate hanno rovinato in qualche modo quello che mi ero prefissato, portandomi infine a chiudere i conti con il sogno di correre una maratona. Eppure, tutto era iniziato nel migliore dei modi, il miglioramento era sempre costante, la mia corsa sempre più fluida, e macinare km, dopo aver lasciato per strada tutto il grasso accumulato in oltre un decennio di sedentarietà e vizi, iniziava ad essere non solo più semplice, ma perfino molto piacevole. L'apice del piacere penso di averlo raggiunto in quella che forse è stata la mia gara più bella, dal punto di vista della prestazione, con un 1h18' nella mezza maratona corsa sulla costa del mio paese natale, Sorso, nonostante avessi ricominciato a correre da solo un anno. Ma poi iniziarono ad arrivare i problemi, i primi infortuni, e un fastidio, almeno pensavo solo fastidio fosse, al piede che si faceva sempre più pesante. A quel punto cominciai tutta una serie di errori, come l'indiscriminato uso di pomate, antidolorifiici e chi più ne ha più ne metta, pur di non smettere di correre. Da un anno intero, la mia stagione si era ridotta a poco più di 5 mesi, nei quali cercavo in tutti i modi di recuperare la forma. E forse la cosa peggiore era che ci riuscivo. E dopo aver vinto il titolo regionale MM35 su strada, mentre nessuno sospettava nulla vista la mia corsa che appariva tranquilla e sciolta, il piede cominciò a dire stop. Non so come riuscii a completare, anche bene, l'ultima gara a Laerru, dove tutto era cominciato, e decisi dopo di fermarmi per guarire e pensare finalmente alla prima maratona. Ma il danno era fatto, il piede non guariva e la mia voglia di correre bruciava come benzina dentro le mie gambe.

E ora...